Genève

Le avventure di una ginevrina di nascita, partita per anni, che torna a "casa" ma deve riscoprire la sua città.
Le avventure di un'italo-francese, che torna alle origini per lavorare al Consolato Italiano.
Le avventure di Cora, tra ricordi e novità, nella sua amata Ginevra.

venerdì 24 febbraio 2012

Coup de foudre...

Sabato scorso mi sono innamorata: un sorriso immenso e sdentato, degli occhioni da cerbiatta, e una tutina da orsetto. In meno di un minuto ero accattivata. In mezza giornata, completamente conquistata. Julie, un anno e tanta positività, è la figlioletta tanto attesa della mia madrina di battesimo. Non l'avevo ancora conosciuta, e se morivo dalla voglia di rivedere A., la mia madrina, non mi aspettavo mica che anche sua figlia mi piacesse così tanto!
Ero andata a comprarle qualcosa, e chi va nei reparti per neonati/bimbi sa quanto sia difficile trovare qualcosa. Ancor più se non hai mai visto il bimbo in questione, e non hai figli. La ricerca tra taglie forme colori e materiali... ti fa impazzire di pucciosità! E pucciosissimo è il piccolo gilet che mi ha convinta:
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Ancor più pucciosa è la piccola J., in arte Ju-ju, che per il nostro incontro indossa una deliziosa tutina con orecchie simili a queste, ma da orsacchiotto.
E un sorriso che le illumina il faccino roseo, gli occhi che brillano e manine piccole piccole che vogliono toccare e stringere tutto.
A me i bambini di solito piacciono a priori, ma preferisco quelli che già camminano, con i quali puoi interagire e giocare. Beh, mi rimangio tutto! Juju è un peperino dolce davanti al quale non puoi che scioglierti e sorridere fino ad averne la mascella dolorante (parlo per esperienza).
Ditemi voi, resistereste davanti a tale graziosa creatura, se vi sorridesse con tutto il cuore (e il viso)?

Ve la metto extra-large, e quando riuscirò a catturare il suo sorriso lo caricherò su queste pagine, perché merita di essere condiviso.

Il titolo iniziale di questo post era Coup de foudre et coup de gueule, ma la prima parte è così positiva che non voglio rovinarla con la negatività della seconda. Farò un altro post, questo qui è per la mia cara A. e la sua magnifica Juju 

venerdì 17 febbraio 2012

Au bord du Lac

Avendo un po' di tempo a disposizione (prima di crollare sul letto fino a domani) continuo gli aggiornamenti del blog, accompagnata da Lana Del Rey e la sua malinconica Born To Die, che stasera è inaspettatamente appropriata.
Che poi, gira e rigira, è sempre la voce che mi frega e mi conquista, in tutti i sensi.
Cenestesica a livelli assurdi, ecco cosa sono.
Ma torniamo ai nostri agnellini, anzi, ai nostri ghiaccioli. Domenica ho rivisto due amici di famiglia simpaticissimi, con i quali sono andata a contemplare il lago Lemano, ghiacciato.
Lascio che le immagini parlino da sole:








Prima che me lo chiediate, queste foto non sono mie, le ho prese dal sito della città, Ville de Genève, perché faceva veramente troppo freddo anche per la mia macchinetta. Avevo visto le foto su vari siti, me ne avevano parlato, ma vederlo di persona è impressionante. Terribile per i proprietari delle barche che affondano a causa del ghiaccio. Interessante per i turisti che fotografano ogni angolo. Di certo non lascia indifferenti.
Per fortuna in questi ultimi due giorni le temperature sono meno rigide, piove, il ghiaccio si scioglie ( o cade in testa ai passanti, com'è successo martedì in centro). Le previsioni meteo annunciano ancora due settimane di freddo, e poi dovremmo poter riporre nell'armadio (o nel mio caso nella valigia) le calde doudounes.
E finalmente potrò uscire a scattare mille foto alla città senza diventare un ghiacciolo!


Le Musée d'Art et d'Histoire, deuxième partie (photos)








martedì 14 febbraio 2012

Dimanche aux musées

In città la prima domenica di ogni mese le mostre di tutti i musei municipali (anche quelle generalmente a pagamento) sono gratuite. Ovviamente la sottoscritta non poteva lasciarsi sfuggire l'occasione ;)
Mi metto d'accordo con una ragazza della pensione, e la domenica mattina l'aspetto a colazione. Solo che la donzella dalla folta (e bellissima) chioma esce la sera prima, torna alle prime luci di domenica, e dorme. Quindi Cora va da sola, come -quasi- sempre.
Fa un freddo cane, e decido che il Musée d'Art et d'Histoire (storico e artistico), non troppo lontano dalla pensione, va benissimo. Ci vado out of curiosity, senza grandi aspettative. E invece rimango a visitarlo per oltre 3 ore! La prima, piacevolissima scoperta, la faccio al secondo piano, nella galleria d'arte moderna: all'entrata trovo una statua del Canova, Venere e Adone
Poi scopro quadri di Picasso, Cézanne, Monet...
Mi ritrovo a viaggiare nel tempo, dalla glaciazione agli antichi Egizi al piano inferiore, e risalgo per estasiarmi nella sala delle armi medievali, continuando con salottini del XVI secolo e concludendo con una brochure sulle prossime esposizioni: percorsi a tema sulla vita e le opere di Rousseau.
[a breve altre foto, e prestoprestissimo un nuovo post, che questo qui è della settimana scorsa ma non ho tempo per scrivere!!]

domenica 5 febbraio 2012

Villa Clotilde

Da venerdì sera ho una nuova stanza, un piccolo rifugio caldo nella mansarda di una pensione per ragazze gestita dalle suore domenicane. Chi mi conosce rimarrà perplesso, una pensione a fondo religioso non è da me, ma mi trovo a 5 minuti a piedi dal Consolato, ho un pasto caldo la sera, abolisco le 4 ore giornaliere di trasporti pubblici, e va bene così.
La Bise, la fredda tramontana svizzera, soffia più che mai. Essendo all'ultimo piano, sotto il tetto, ne sento il bacio continuo ma irregolare. -12 gradi, i marciapiedi ghiacciati, e neanche coprendosi si sfugge a questo bacio gelato.
Oggi i musei municipali della città sono gratuiti. Dovevo uscire con un'altra ragazza della pensione, ma sembra ancora addormentata, e io rimando l'uscita al primo pomeriggio, sperando che le "ore più calde" siano più clementi.
Per chi fosse curioso, ecco il sito della pensione, Villa Clotilde.
Visite maschili proibite o controllate, precisi orari per la colazione e la cena, regolamento interno. Insomma, un'esperienza nuova.
Lato lavorativo ho un caso difficile tra le mani. Non posso dirvi cosa, ma spero di saperlo gestire nel migliore dei modi.
Domani inizio la mia quarta settimana al Consolato, e so già che saranno giorni intensi.
Ma mi tornano in mente le parole di mia madre, "Conosco una ragazza che fa mille progetti e cerca di portarli tutti a termine, che se non ha qualcosa da fare si annoia, e che deve vivere a fondo quest'esperienza e non lasciarsi sfuggire nulla". E sorrido, perché sono fatta così.

sabato 4 febbraio 2012

Photos enneigées


Il paesino dalla fermata dell'autobus
La mia salita quotidiana per tornare a casa

Uscendo di casa (il vialetto è nascosto)
Lupa nella neve

Le foto di martedì pomeriggio, in cui a causa della neve sono stata autorizzata ad uscire prima. Per fortuna il ritorno è stato più semplice (e corto) dell'andata!

mercoledì 1 febbraio 2012

Il neige!

Ieri mattina la sveglia è stata anticipata per evitare file lunghissime con la macchina -tentativo inutile, un'ora e mezza di traffico bloccato. Partendo prima dell'alba, arrivo (finalmente) al Consolato alle 10. Sì, alle 10. Perché non sono solo le auto a creare file interminabili lungo le strade, ma anche i trasporti pubblici in ritardo o, peggio, che non passano proprio. Motivo? La neve.
Ha nevicato tutta la notte, ieri mattina il paesaggio era coperto da una spessa coltre bianca, e si è scatenato il putiferio per i trasporti.
Ciò che mi stupisce è che qui nevica spesso, più volte all'anno, ma sembra che nonostante i telegiornali annunciassero questa nevicata da una settimana, gli abitanti della città siano stati colti di sorpresa.
A breve le foto della giornata ;)