Questa settimana è stata un insieme di intensità, soddisfazioni, difficoltà e mancanza di sonno. Otto ore di formazione fin dal primo giorno, una coinquilina nella camera doppia che mi toglie il sonno, un appartamento misto di 12 persone in cui bisogna adattarsi come meglio si può, centomila visi e nomi che -ovviamente- non memorizzo, riunioni, incontri, primi passi col Mac, fatture, conferme, e, da ieri, i miei primi clienti. Raro, rarissimo, but I'm proud of myself. Ogni tanto capita :P
Per il momento non li seguirò dalla A alla Z, ma son soddisfazioni, soprattutto sapendo che sono stata assunta in concomitanza con una ragazza di un altro pool, ma che potremmo diventare concorrenti a fine formazione. Quindi devo dimostrarmi all'altezza dell'incarico fin da ora, senza però perdere il buon rapporto con la suddetta girl, che mi sta davvero simpatica.
Oggi pensavo di starmene tranquilla, fare la spesa, andare a vedere dove si trovano i locali del comune e il controle des habitants, chiedere per la tessera demi-tarif. La spesa l'ho fatta, sì, ma poi sono stata "pedinata" da un biondino che mi ha seguita fin nell'appartamento ( io -> O.o "e questo chi è??Uno dello staff??") e mi dice che sono invitata alle 13.32 (notare la precisione) ad andare con lui ed altri in un luogo che non conosco, a fare degustazioni di vino. Mi lascia il suo numero di telefono, fa per andarsene, torna indietro e mi chiede se sono effettivamente io Coralie. Ja. E va via così com'è apparso. Io non vedo il tempo che vola, mi metto a cucinare, scopro che sono le 13.15 e scrivo a F. (il *pedinatore* che non era tale) che mi spiace, non vengo, ma buona degustazione e bla bla. Neanche 5 minuti dopo F. sbarca in cucina con un sonoro "Allez Coralie, on y vaaaaa!!!" O.o ma se ti ho appena detto che NON venivo!! Insomma, non chiedetemi come, è riuscito a convincermi a mollare il mio piatto di riso con cervelas e seguirlo. Scopro così che molti visi misconosciuti della ESL sono alla stazione, biglietto fatto, e mi ritrovo a Epesses, per una degustazione di vini, a stomaco vuoto, sotto un sole stupendo e nel pieno dei vigneti svizzeri! Tra risate, bicchieri in troppo, vetri rotti e foto varie, ci ritroviamo a dover letteralmente SCAPPARE quando inizia un temporale improvviso. Fradici, zuppi come pulcini, riprendiamo il treno, e i più coraggiosi si fermano a Vevey per una pizza nonostante i vestiti bagnati, mentre pochi di noi tornano a casuccia per una doccia bollente e una cena sostanziosa (ero tra questi).
Insomma, chi è che mi diceva di riposare nel fine settimana? :P