Chi mi è vicino era al corrente prima ancora che fosse ufficiale; all'atto compiuto, avevo informato un gruppo ristretto di persone. Ieri è partita la newsletter, e tempo 5 minuti dalla ricezione/lettura il mio Skype era inondato di messaggi.
Buffo come una partenza possa cambiare tante cose. Osservo le reazioni con curiosità e un pizzico di distacco, perché di falsità e misconosciuti "oddio-amica-mia-mi-abbandoni" ce ne sono a bizzeffe, però ci sono anche piacevoli sorprese.
La sottoscritta, che corre sempre, programma tutto con mesi d'anticipo, e non sopporta di vivere senza progetti, si trova attualmente in una situazione instabile e senza risposte chiare, ma stranamente è serena.
Dopo tutti i sacrifici fatti, se non è qui sarà altrove, e la mia anima vagabonda si concede ancora un anno per decidere se continuare in Svizzera, tornare in Francia, o partire in Scozia.
Pian piano si sta ristabilendo un equilibrio anche sul piano privato, e la primavera fa capolino in anticipo con risate e gite.
Non tutto il male vien per nuocere.
Un peso in meno, tante incertezze, ma anche il ritorno della serenità.
C'è chi dice che è stata una scelta coraggiosa, chi pensa non ci fossero altre soluzioni.
Per me è stato piuttosto fare il punto della situazione, e ristabilire una scala di valori.
La salute, la famiglia, le persone importanti, le passioni.
E una giusta dose d'ottimismo per aprire questa nuova porta.