Genève

Le avventure di una ginevrina di nascita, partita per anni, che torna a "casa" ma deve riscoprire la sua città.
Le avventure di un'italo-francese, che torna alle origini per lavorare al Consolato Italiano.
Le avventure di Cora, tra ricordi e novità, nella sua amata Ginevra.

domenica 29 gennaio 2012

La campagne, les vaches, la neige

Et le froid!
(ovvero campagna, mucche, neve e freddo)
Stamattina, dopo aver aiutato G. a preparare una copiosa cena per stasera, siamo uscite a fare una passeggiata. Sali, sali, sali, tutta una salita, attraversando un campo di mucche cornute ---->
Ovviamente, quando vieni in città per lavorare al Consolato non ti porti dietro vestiti adatti alla campagna... quindi vado in giro con un paio di stivali 40 (e porto il 36/37...), strati di calzini per riempire lo spazio in eccesso, e una macchinetta fotografica in tasca.
Il risultato è piuttosto assurdo :)
Stasera dovrebbe essere una cena in famiglia, forse riesco a rivedere il mio amico d'infanzia (che NON ho rivisto finora, tra lavoro e impegni di entrambi), e domani si torna in città a lavorare.
Ieri ho scoperto che le traduzioni affidatemi son state pubblicate sul sito del Consolato, piccola soddisfazione personale ^w^-
E forse, ma proprio forse, ho trovato un appartamento.
Speriamo bene, tra mercoledì e giovedì annunciano -11° !!!

lunedì 23 gennaio 2012

Le Jet d'Eau sous un parapluie

Bloccata a letto dalla febbre, demoralizzata, mi vien quasi da chiedermi cosa ci faccio qui. E allora contemplo la bellezza di Ginevra e cerco di cambiarmi le idee. Tutto passa, anche questo momento di tristezza

domenica 22 gennaio 2012

Etat fiévreux

Dopo una settimana intensiva, sabato sono libera dagli impegni lavorativi. Porto a passeggiare il cane di casa, un magnifico pastore abruzzese, mi connetto due secondi su skype (ma vi eravate dati tutti appuntamento lì?? Mai vista tanta gente che ti contatta contemporaneamente!), mangio, e invece di rimanere a casa a riposare come una persona normale farebbe, no, esco, altri 20 minuti per la fermata del bus, direzione il centro commerciale a caccia di scarpe calde e impermeabili (che non trovo), poi riparto, altre 2 ore di viaggio per arrivare in città, bagnarmi completamente i piedi e ritrovare G. per un film in un cinema indipendente. Chissà quanti di voi conoscono l'esistenza di The Mill and the Cross...
Risultato della giornata: stomaco chiuso a causa di certe scene, piedi bagnati, rientro a casa alle dieci di sera con i brividi. E oggi a letto con la febbre.
Il lato positivo della cosa? Domani non vado a lavorare. E dato che non mi pagano, giornata di riposo totale. Le mie ossa doloranti non permetteranno nessuno spostamento di più di 40 metri, la distanza dalla camera alla cucina di casa.

mercoledì 18 gennaio 2012

Cristaux de glace

La mattina, per andare a lavorare al Consolato, devo svegliarmi presto. Le sei, a volte sei e mezza, quando tutto tace e fuori ci sono -5°. Esco verso le sette, a seconda delle mattine e di eventuali passaggi fino a una fermata. Percorro una discesa ghiacciata a passi leggeri e prudenti, 20 minuti di strada a piedi per raggiungere la fermata dell'autobus Y. 40 minuti fino al Cern (sì, quel CERN, il centro di ricerche europee sul nucleare), dove prendo il tram fino in città, altri venti minuti col 14. Scendo in prossimità della stazione dei treni, prendo un autobus, ulteriori dieci minuti più eventuali attese perché hai tre bus con lo stesso numero e il tuo che non passa mai, e infine cinque minuti dalla fermata al Consolato. Tempo approssimativo: due ore. E altre due per il ritorno, a volte con l'ultimo tratto a piedi che illumino con una lampadina a mano, perché ho un duecento metri di strada senza illuminazione pubblica.
Lunedì mattina, ancora addormentata, osservo le pensiline e penso "Che bello, hanno le decorazioni natalizie!". Salgo sul tram e mi concentro sulle varie coincidenze da prendere.
Martedì sono in anticipo rispetto all'autobus, sola alla fermata, è buio, il sole qui sorge verso le otto, e guardo più da vicino i vetri della pensilina. Mi chiedo come mai le decorazioni siano tutte diverse, e le tocco. Altro che decorazioni... dovevo proprio dormire in piedi per scambiare cristalli di ghiaccio con disegni invernali!!

domenica 15 gennaio 2012

Arrivée

Il viaggio è filato liscio come olio, fatto incredibile per la sottoscritta, che si ritrova sempre immersa in peripezie assurde!
E un'accoglienza calorosa, con tanto di sole, anche se fa freddo. Abbiamo festeggiato i 25 anni di J. con fondue chinoise e foresta nera... *ç*
Attualmente sono a casa dei suoi genitori, che mi ospitano fino a quando non avrò trovato una sistemazione migliore. Da Thoiry (Francia) a Ginevra, ogni giorno avrò un'ora e mezza di viaggio (all'andata, idem per il ritorno) e un passaggio da un lato all'altro della frontiera.
Piccola nota dolente: il cavo del mio amato Eirias (pc nuovo nuovo, "fiamma d'argento" in celtico) non va, quindi devo trovarmi presto un altro adattatore prima che la carica della batteria finisca!
Domani inizio l'avventura vera e propria: conoscenza dell'équipe, orario lavorativo,  abbonamento da fare, scheda telefonica da attivare, e adattatore da trovare!!
Avrò bisogno di molte energie! @.@

venerdì 13 gennaio 2012

Ready, steady, go!!


Il titolo non è casuale, per chi non lo conoscesse è un brano della band giapponese L'arc-en-Ciel (in francese, l'arcobaleno), di cui allego un live con tanto di sottotitoli inglesi (almeno capiamo il testo :P )
La giusta carica per il lungo viaggio di domani!!
Si parte si parte si parteeeee!!!! :D

giovedì 12 gennaio 2012

Amis du jour, bonjour; amis du soir, bonsoir

Benvenuti!
Mi ero ripromessa di aprire un nuovo blog per l'imminente esperienza ginevrina, e tra preparativi, saluti, pc pazzoide e una predilezione per il 12, Genève, ma bien-aimée (mia amata Ginevra) nasce solo oggi, a due giorni dalla partenza!
Veniamo al sodo: parto sabato 14 gennaio 2012 per Ginevra, al fine di svolgere un tirocinio al Consolato Generale d'Italia.
Trascorrerò alcuni mesi in questa splendida città dove ho avuto la fortuna di nascere e vivere per pochi anni, prima di trasferirmi in Italia, in Francia, tornando solo per le vacanze estive, mantenendo poche amicizie in loco.
E' una Ginevra di cui ho molti ricordi, ma che non conosco nella sua attuale sfaccettatura, una città che riscoprirò con occhi diversi.
Vi ritrovo un amico d'infanzia, una persona speciale che conosco da... uhm, qualcosa come più di vent'anni. Amici di famiglia, conoscenze, persone che ritroverò con gioia.
Allo stesso tempo, avrò l'onore di conoscere il Console, la sua équipe, collaborare con loro per un breve periodo, e crescere.
Non aspettatevi pettegolezzi sul mio lavoro, rimarrò sul vago a questo proposito, sia perché così mi viene chiesto dal contratto, sia per questioni di etica professionale.
In compenso, troverete foto (tante), aneddoti, posti da visitare [virtualmente o realmente], chicche di cultura e tradizione, riflessioni dal gusto dolce-ironico.
E se la mia prima motivazione per questo blog è rendere partecipi le persone a cui tengo che non vedrò, magari potrà essere utile (in qualche strano modo) a chi vuol viaggiare con la mente e conoscere questa città!