Giovedì mattina, come ogni giorno aspetto il treno leggendo. Sul binario opposto al mio entra un treno, con una lentezza che attira la mia attenzione: sono i vagoni del circo Knie, il circo nazionale svizzero, che arriva a Vevey.
Il Knie è il circo della mia infanzia, quello dove montavo ogni anno il pony bianco del maneggio, dove papà e mamma erano tanto entusiasti quanto me di vedere gli spettacoli, dove la visita ai felini era d'obbligo, che piovesse/nevicasse/facesse un freddo cane.
Il Knie mi fa anche pensare a Ginevra, perché la città di Calvino è la prima tappa dei tour annuali che non perdevamo mai. Fino a quando la mia famiglia si è trasferita in Italia, e il circo è diventato un ricordo d'infanzia.
Ieri sera, tornando a casa con le buste della spesa, ho fatto una deviazione su piazza del mercato, giusto per vederlo, il mio amato circo, e sorridevo come uno stregatto per l'emozione.
Se The Night Circus e Water for Elephants mi piacciono così tanto, credo sia dovuto a lui. Quest'anno forse andrò a vederlo altrove, ma nel 2014 spero di rinnovare l'appuntamento d'infanzia.
E perché Knie per me è indissolubilmente associato a Ginevra, stasera prendo il treno e torno a casa.
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